La scelta di organizzare la propria convention all’interno dell’Autopromotec non è stata casuale.
Il distributore emiliano, che a Bologna giocava in casa, ha voluto infatti lanciare un messaggio forte, sfruttando la cassa di risonanza di un evento come Autopromotec.
“Non sono così convinta che in Italia la filiera dell’aftermarket sia troppo lunga – spiega l’Ad Ubaldini –
può essere invece che dobbiamo strutturarci in modo tale da lavorare meglio tutti, così da tutelare e salvaguardare ogni passaggio”.
Una posizione che va a riaccendere l’animato dibattito sulla supply chain, che da anni vede interrogarsi l’intero settore sull’opportunità o meno di accorciare la catena distributiva “tagliando” alcuni passaggi intermedi.
La convention ha voluto essere anche un confronto con imprenditori di altri settori, allo scopo di allargare lo sguardo e avere una visione globale dell’attuale contingenza economica.
Considerando infatti che molti aspetti dell’attuale crisi sono “trasversali” a vari settori, ogni idea, proposta e possibile soluzione per uscirne rappresenta un bagaglio comune a cui tutti possono attingere.
All’incontro hanno partecipato imprenditori come Carlo Chionna (settore abbigliamento), che hanno apportato il loro contributo spiegando come trasformare le difficoltà in nuove opportunità.
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